Il mondo del volontariato: un convegno alla Sala Estense con oltre 200 giovani

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    Più di 200 studenti, appartenenti al Liceo Roiti di Ferrara, all’Istituto Fratelli Taddia di Cento, e al Corso di Laurea in Scienze filosofiche e dell’educazione, hanno partecipato sabato 25 ottobre 2019 alla Sala Estense al Convegno Il mondo del volontariato: esperienza umana e opportunità occupazionali. Un Convegno organizzato dal Rotary Club Ferrara in collaborazione con il Rotaract, e con il patrocinio del Comune di Ferrara e di Unife allo scopo di presentare alle giovani generazioni il volontariato nella duplice veste di occasione per l’arricchimento personale e umano, e di opportunità di acquisizione di competenze e reti di relazioni utili nel proprio futuro percorso lavorativo.

    All’apertura de lavori Luca Foscardi ha sottolineato il senso dell’iniziativa, “in linea non solo con lo spirito ma anche con i motivi intrinsechi dell’esistenza del Rotary. Oggi abbiamo voluto parlare di volontariato ai giovani, la nostra futura classe dirigente, come spirito di servizio, ma anche come esperienza umana e professionale che molto può contribuire a formare, a dare valori ma anche vere e proprie competenze utili nel successivo percorso professionale. Perché il volontariato è utile a noi stessi ancora prima che agli altri, e perché oggi il mondo del no profit, come dimostrano le belle realtà presenti, può rappresentare uno sbocco professionale anche di alto livello in campo locale, nazionale ed internazionale, ed aprire inaspettate possibilità lavorative”.

    Un plauso al Convegno è arrivato anche dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: “Abbiamo dato con gioia il nostro patrocinio all’iniziativa, perché siamo consapevoli dell’importanza del Terzo Settore nello sviluppo di una comunità. Come amministrazione collaboriamo con molte associazioni del territorio: ci sono ambiti di intervento nei quali svolgono un ruolo essenziale in appoggio alle istituzioni. Queste associazioni hanno sempre più bisogno di aiuto, anche con l’inserimento di energie nuove che possono arrivare dai giovani”.

    Alessandro Balboni, assessore del Comune di Ferrara con delega ai rapporti con l’Università ha ricordato la propria esperienza personale: “Sono partito da giovane balbuziente, e anche grazie ad associazioni di volontariato oggi ho la capacità di parlare a una platea ricca come quella di questa mattina. Anche io ho fatto esperienze di volontariato: posso confermare quanto siano formanti per un ragazzo che si affaccia nel mondo del lavoro”.

    Il programma della mattinata, molto dinamico e inclusivo, è stato composto da una prima parte nella quale alcune associazioni attive sul territorio hanno illustrato i propri valori e la propria attività. Laura Roncagli ha spiegato il ruolo di Agire Sociale come collettore del mondo territoriale del volontariato, e ha presentato l’Università del Volontariato, un vero e proprio master per acquisire le giuste competenze per poter essere utili agli altri.

    Alessandro Tagliatti e Daniela Vignoli hanno dato alla platea una dimostrazione pratica in cosa consiste il metodo Rosemberg per la comunicazione non violenta: “Quando si ha a che fare con persone in difficoltà economica – sono le parole di Daniela Viglioli – è fondamentale l’approccio umano, come ti rivolgi a loro per spezzare la patina di imbarazzo”.

    Dino Montanari di Ibo si è concentrato sulla cooperazione internazionale: “le risorse, i saperi e le competenze umane vanno condivisi. Per i campi di lavoro all’estero scegliamo accuratamente i nostri volontari, che devono avere capacità di lavorare in gruppo. Molti rimangono poi in quei Paesi, per nuove esperienze o per lavorare nelle organizzazioni internazionali”.

    Successivamente Felice Mafroi, manager della Fondazione Sodalitas, ha tenuto una illuminante relazione sul volontariato d’impresa: “Sempre più aziende di alto livello – ha raccontato Manfroi – organizzano attività interne di volontariato per i dipendenti: è stato dimostrato che queste iniziative consentono all’azienda di formare al lavoro in team, e soprattutto aumentano la produttività dei dipendenti”.

    Quindi è arrivato il momento più emotivamente intenso della mattinata, con le testimonianze di alcuni volontari. Ilaria Ferrari, studentessa dell’Università del Volontariato che ha trovato in quella esperienza la sua vocazione e quello che “vorrà fare da grande”. Francesca Menegatti ha raccontato come la sua esperienza al mantello le abbia permesso di cambiare la sua prospettiva sulla realtà. Gaia Tassinari e Natalia Carranza hanno portato immagini e ricordi del loro soggiorno di lavoro volontario rispettivamente in Finlandia e Perù. Infine Giacomo Orlandi, presidente del Rotaract, che ha raccontato il suo particolare percorso di ragazzo con una difficoltà aiutato dal mondo del volontariato, poi volontario lui stesso, e oggi presidente di una associazione che si occupa di supporto al disagio giovanile.

    La giornata si è conclusa lanciando una sfida agli studenti presenti: quella di presentare al Rotary un proprio elaborato, scritto, video o illustrato, di riflessione sulla giornata. I lavori migliori saranno premiati con la consegna di una card per l’acquisto di libri.

    PRESENZE SOCI 9+7 PERCENTUALE 25,81%